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Turismo DOP

Le esperienze enogastronomiche dei prodotti italiani DOP IGP

Il progetto Turismo DOP, promosso dalla Fondazione Qualivita e da Origin Italia – Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, ha lo scopo di costituire una rete di Consorzi di tutela, e di imprese ad essi associate, impegnati in attività di turismo esperienziale sui prodotti DOP IGP italiani. L’obiettivo è realizzare strumenti di marketing innovativi e iniziative di sistema capaci di dialogare al meglio, in Italia e all’estero, con il nuovo e crescente mercato del turismo enogastronomico. In questi anni molti Consorzi di tutela si sono impegnati nella costruzione di eventi ad hoc per facilitare l’incontro fra le proprie imprese, i turisti e gli operatori del settore, sempre più desiderosi di proporre delle vere e proprie “esperienze enogastronomiche certificate”. Turismo DOP aggrega quei soggetti che si sono già distinti nelle attività di incoming per promuovere su tutto il territorio le loro esperienze e far crescere in Italia il comparto del turismo enogastronomico di qualità.
     

Turismo esperienziale

Turismo enogastronomico

Il turismo legato al cibo è un fenomeno che negli ultimi anni ha visto un forte incremento in tutto il mondo e in particolare nel nostro Paese, come confermano i dati del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano: se nel 2016 a svolgere un viaggio principalmente motivato dall’esperienza enogastronomica era un turista su cinque (21%), nel 2021 ciò è accaduto per un turista su due (55%). Oggi chi viaggia è interessato ad andare oltre al mero consumo dei prodotti tipici ricercando esperienze capaci di farne conoscere le origini, i metodi di produzione, il territorio e il legame con vicende storiche, artistiche e sociali.

Enoturismo

L’enoturismo, considerato un tempo segmento di nicchia, è un settore che conta oggi in Italia 25mila aziende, 30mila dipendenti stagionali e un giro d’affari stimato tra i 2 e i 2,5 miliardi di euro per le sole vendite dirette in azienda. Intorno al vino sono sorte numerose esperienze: degustazioni e visite in cantina, ma anche attività formative e ricreative in vigna. Un valore strategico riconosciuto anche a livello normativo con l’emanazione del decreto “Linee guida e indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica” del 2019.

Oleoturismo

Nella definizione di oleoturismo rientrano le “attività formative e informative rivolte alle produzioni olivicole del territorio e alla conoscenza dell’olio, con particolare riguardo alle Indicazioni Geografiche – DOP, IGP” (Art. 1 – DM 26 gennaio 2022). Anche per il settore olivicolo si è riconosciuto un ruolo strategico con una normativa per la valorizzazione degli oli di qualità legati al territorio, atta a regolare l’offerta di visite nei luoghi di coltura e di produzione, la degustazione delle produzioni, le iniziative a carattere didattico e ricreativo nei luoghi di coltivazione e produzione.

I numeri del
Turismo DOP

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210 mld €

valore aggiunto generato dal settore turistico in Italia, pari al 6% del totale nazionale

150

itinerari, percorsi e strade attive come sistemi integrati di offerte turistiche a tema enogastronomico

71%

dei turisti ritiene importante la presenza di esperienze enogastronomiche per la scelta del viaggio

210

eventi ricreativi promossi in Italia in un anno incentrati su prodotti a Indicazione Geografica

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